In fin dei conti è ancora estate: i giornali rincorrono il titolo ad effetto, perchè sul web il titolo deve essere cliccato, e nelle edicole bisogna pure che ci siano notizie che fanno comprare i giornali.
La notizia: nonni, zia e nipote di 6 anni volevano andare ad una festa a Capanna Gnifetti, quota 3647 metri, sul massiccio del Monte Rosa. Chissà poi dov’erano i genitori, chissà poi chi avesse suggerito loro di andare alla festa. Ogni volta che leggo sui giornali una notizia che riguarda la montagna, ho l’impressione che per qualche motivo il giornalita decida di non raccontare tutto, lasciando al lettore la sete di notizia.
Tu, Giuseppe Orrù che hai redatto tanto amorevolmente l’articolo, perchè non ti è venuto in mente di prendere una posizione, e spiegare che prima di intraprendere un’escursione in montagna, è necessario verificare quantomeno:
- Quale dislivello dovremo affrontare? È alla portata di tutti i componenti del gruppo (facendo riferimento a quello più debole)
- Quali difficoltà tecniche presenta l’itinerario? Le conosco e ritengo di essere in grado di affrontarle, tenendo conto anche dei possibili imprevisti? Che tipo di equipaggiamento è richiesto?
- Quali sono le condizioni meteo? Sono in grado di valutare se può essere rischioso avventurarmi?
Nel momento in cui non abbiamo delle risposte certe e consolidate su ciascuno di questi punti, dobbiamo innanzi tutto prendere questa decisione: meglio stare a casa.
Successivamente, possiamo rivolgersi e chiedere informazioni a chi ne sa più di noi, ed è certificato a fare questo: per questo esistono le Guide Alpine. Ci sono poi le associazioni, tra cui il noto Club Alpino Italiano, che sono composte da volontari e al cui interno esistono gli istruttori, che sono sicuramente in grado di darci un valido consiglio. La maggior parte delle associazioni tutttavia sono composte da appassionati, che potrebbero darci un consiglio ma non sono “titolati” a farlo.
A questo punto, mi viene la curiosità di “Googlare” Giuseppe Orrù e trovo il suo profilo twitter
inevitabile un sorrisetto sarcastico: hanno scelto proprio il giornalista adatto, uno che si definisce “giornalista con la passione per la nautica e tutto quello che profuma di salsedine. Di fronte al mare la felicità è un’idea semplice.” Ora, l’inizio dell’articolo “Poteva diventare l’ennesima tragedia della montagna …” stride ancora di più: potrebbe non essere stato in grado di andare oltre la notizia, spiegando che, a meno che non abbiamo esperienza consolidata della montagna, è sempre necessario rivolgersi a chi ne sa più di noi, che ci darà il giusto consiglio per farci vivere una bella esperienza.