Terzani? Non va più di moda

Il regista Mario Zanot vuole realizzare un film su Tiziano Terzani, a 10 anni dalla sua scomparsa. Da tutti i paesi arrivano finanziamenti, solo dall’Italia rispondono “Terzani?  Non va più di moda”. Da qui il progetto di finanziamento popolare.

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Lo scorso 5 Ottobre la Chiesa di San Gregorio a Treviso ha ospitato la “Chiamata alle arti“, evento realizzato grazie agli sforzi del creative director e film-maker Gerardo De Pasquale, che ha chiesto la collaborazione mia (faccio parte tra l’altro del comitato di gestione della Chiesa), di Carlo Flora, conduttore dell’evento, e di Grafiche Vianello. La serata è stata impreziosita dalla voce narrante di Paola Soligo, dalle musiche del quartetto d’archi Archimede e del trio jazz TRI-O-GGE77. Voglio ringraziare in particolare i musicisti del quartetto catanese Enzo Ligresti (primo violino), Corrado Genovese, Gaetano Adorno e Benedetto Munzone, e anche la bravissima cantante jazz Eleonora Biasin accompagnata dal sax baritono Mauro Bordignon e dalla batteria Davide Michieletto.
All’evento ha partecipato anche il regista Mario Zanot, una persona semplice nel modo in cui solo i grandi sanno essere. Zanot, Regista, sceneggiatore e giornalista, sceneggiatore, aiuto regista e visual effector di film come Baarìa, Habemus Papam, La miglior offerta, Diaz, vincitore del David di Donatello 2013, già autore dell’intervista-documentario Anam il senza nome, è stato accolto da un pubblico che è subito entrato in sintonia con il suo sogno, quello di realizzare il film sul libro “Un indovino mi disse”, scritto dall’amico Tiziano Terzani, tradotto in 22 lingue e con 2.500.000 copie finora vendute. Un libro che è stato importante nella vita di tante persone, me compreso. Terzani, da corrispondente di guerra a uomo di pace, profondo conoscitore dell’Asia, è ancora nel cuore di moltissime persone, me compreso: In Asia, Lettere contro la guerra, Un altro giro di giostra, la fine è il mio inizio fanno parte di quei libri “divorati” che porti per sempre dentro di te.
Il film “Un indovino ci disse” vuole essere un omaggio al pensiero di Terzani, in occasione del decennale dalla sua morte (che ricorre a Luglio 2014).
Da tutto il mondo arrivano contributi per la sua realizzazione, solo in Italia il regista Zanot trova tutte le porte chiuse, comprese quelle della RAI che pure investe somme considerevoli in fiction come quella sulla vita di Oriana Fallaci. Allora decide di dare vita ad un progetto di finanziamento popolare, portando in giro per l’Italia una serata fatta di filmati, musica, poesia.

Il suo appello al termine della serata risuona come un fulmine a ciel sereno: ogni tipo di contributo, anche minimo, contribuirà a realizzare il suo sogno: aiutare a manterere viva in noi l’immagine di Terzani.

Il pubblico, fatto in prevalenza da gente semplice (uso in modo provocatorio questo aggettivo), ha risposto molto generosamente all’appello: significa che in molti crediamo ancora ai sogni. Forse vuol dire che abbiamo anche bisogno di continuare a crederci, perchè sappiamo che solo attraverso i sogni possiamo dare il nostro contributo per un mondo migliore.

Recensione su offerta Groupon

Qualche tempo fa ho scritto un post su Groupon, pur non avendolo mai testato di persona. La mia prima volta è stata il 27 Maggio 2013. Questa è stata l’imperdibile offerta Groupon a cui non è stato possibile rinunciare: “Pranzo o cena con pizze illimitate a scelta dal menu e cotte in forno a legna, con flûte di prosecco di benvenuto, 5 antipasti, dolce e birra media o bibita per 2, 4 o 6 persone a partire da 18 € invece di 69,50”.

Vorrei iniziare da alune definizioni

  • “illimitato”: Che non ha limiti, non ha termine.
    Non si tratta di fare i pignoli, ma devo precisare che il limite c’era. Siamo riusciti ad ottenere, in sei persone, una pizza a testa e tre pizze aggiuntive di piccola taglia.
  • “5 antipasti” con selezione di salumi (per esempio mortadella alla brace o porchetta al forno di casa), fritti del giorno come ad esempio olive ascolane, chicche sfiziose, verdure di stagione, mix di crostini.
    Ci sono stati portati tre piattni con: spicchio di pizza, fetta di prosciutto cotto, fritti. Non proprio aderente all’offerta.
  • “flûte di prosecco”. Avrei preferito un bicchiere, ma anche su questo non voglio infierire.

Ma non abbiamo voluto obiettare sui dettagli, consci del fatto che per neppure 8 euro a persona, quanto ci è stato proposto è comunque tanto. Tuttavia, perchè mai nel formulare l’offerta sono stati usati termini, se la realtà poi era diversa. Lascio immaginare la risposta.

E la pizza, com’era? La pizza era buona. Uso questo termine perchè a mio avviso non è dificile fare una buona pizza. Preciso: non era a mio avviso una pizza particolarmente buona, era una pizza che si poteva mangiare e trovare in molte altre pizzerie.
Diciamocelo: in giro ci sono tantissime pizzerie, ma cosa determina il successo di una pizzeria?

O sei una Mucca Viola o non sei nessuno. Straordinario o invisibile. A te la scelta.

Più che azzeccata la citazione di Seth Godin: se il tuo prodotto lo propongono in molti, o sei straordinario, o nessuno ti noterà. A meno che – aggiungo io – non decidi di lanciarti su Groupon!

Ma se non sei straordinario, quale ricordo rimarrà nei clienti ce hai acquisito in questo modo? A mio avviso, se non gli darai nessuna occasione per lamentarsi, la prossima volta andranno a cercare un’altra pizzeria che propone un’offerta simile.

Questa esperienza mi ha ancora di più convinto di ciò che pensavo. Se hai ricavato una sufficiente marginalità con neanche 8 euro, dovrei (forse) iniziarmi a preoccupare sia per ciò che ho mangiato (ricordiamoci che di mezzo c’è anche la commissione di Groupon!), sia per il fatto che senza coupon avrei pagato più del doppio (e quindi, quant’è il margine di guadagno?). Non dimentichiamo che, di queste 8 euro, circa 4 euro sono andate al pizzaiolo, ma il prodotto ottenuto sarebbe costato almeno 16 euro. Non riesco a capire come possano tornare questi conti.

Qualche suggerimento?

Arrampicata in Piazza a Treviso

Sabato 25 e domenica 25 Maggio sarà possibile provare l’arrampicata su una struttura artificiale installata dal CAI, Club Alpino Italiano, in piazza Borsa a Treviso.
L’evento, arrivato alla quarta edizione, ha lo scopo di promuovere le attività dell’associazione, che quest’anno festeggia il 150° anniversario della fondazione.
Il CAI a Treviso fu fondato nel 1909 dal medico Giulio Vianello, e oggi è una delle più numerose associazioni cittadine. Lo scopo è quello di diffondere ed incentivare un uso cosciente e rispettoso della montagna, attraverso le numerose attività che permette di svolgere: trekking ovviamente, ma anche alpinismo, arrampicata, scialpinismo, cicloturismo. Ogni anno organizza corsi di livello base ed avanzato, ai quali è possibile partecipare sia per acquisire le nozioni tecniche per affrontare la disciplina scelta, ma sopratuttto per incontrare persone accomunate dagli stessi interessi.

La prova di arrampicata avverrà insieme agli istruttori della Scuola “E.Castiglioni” e insieme ai volontari del grupo roccia Sudret. Sarà fornita, ovviamente gratuitamente, anche L’attrezzatura necessaria. La prova è aperta a bambini ed adulti, ma soprattutto questi ultimi avranno l’occasione di provare questa meravigliosa disciplina che, contrariamente a quanto comunemente si pensa, è un’attività “per tutti”.

Sabato 25 Maggio: ore 9-22
Domenica 26 Maggio: ore 10-19

Per approfondimenti: www.caitreviso.it

I suoni delle Dolomiti – programma 2013

I suoni delle Dolomiti è un festival di musica in quota, che unisce due grandi ed importanti passioni: musica e montagna, arte ed ambiente.

i suoni delle dolomiti

Lo spettatore arriva in quota piedi, dal fondovalle, immergendosi lentamente nell’atmosfera del rifugio. Le esibizioni avvengono in teatri naturali, in cuila musica viene proposta in piena sintonia con l’ambiente circostante. L’esperienza acustica è sempre esaltante: l’assenza di rumore di fondo, nessun inquinamento acustico e il particolare riverbero prodotto dalla natura restituiscono un suono essenziale, potente, che arriva direttamente al cuore passando attraverso le orecchie.
L’appuntamento è per il primo pomeriggio, sotto la potenza del sole, oppure all’alba: in questo caso naturalmente è previsto il pernotto in rifugio.
In ogni caso la montagna unisce artista e spettatori, si viene a creare un legame unico ed intenso. Al Festival partecipano artisti di fama internazionale che nel rispetto dell’ambiente si uniscono al pubblico e raggiungono a piedi i luoghi dei concerti, strumento in spalla. In cammino verso l’arte e la natura.

Scopri il Programma 2013 “I suoni della Dolomiti“.

Le #invasionidigitali a Treviso – 25 Aprile 2013

Le #invasionidigitali sono una rete di eventi nazionali rivolti alla diffusione e valorizzazione del nostro patrimonio artistico-culturale attraverso l’utilizzo di internet e dei social media.

Ho deciso di aderire a questa interessantissima iniziativa insieme a Ferena Lenzi: blogger, instagramer, appassionati di fotografia e chiunque possieda un profilo sui social network (facebook, twitter, instangram, pinterest, …) siete tutti invitati presso la Chiesa di San Gregorio a Treviso il giorno 25 Aprile (giorno della liberazione) alle ore 17,30.

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Vi condurrò alla scoperta di questo capolavoro, che si trova a due passi dalla centralissima piazza dei Signori, poco conosciuto ai trevigiani perchè rimasto chiuso negli ultimi 80 anni. Della chiesa ci sono testimonianze già dall’epoca longobarda. Non ci sono prove, ma ipotesi che non escludono la possibilità che la chiesa abbia avuto origine tra il VIII secolo, quando Treviso era ancora un ducato longobardo, o nei successivi IX o X secolo, quando Treviso era una contea sotto il dominio dei Franchi o successivamente sotto gli imperatori tedeschi.

Durante l’invasione verrete accompagnati alla scoperta delle opere presenti nella chiesa, tra cui la Pala dell’altare di Jacopo Palma il Giovane (grande protagonista della pittura sacra veneziana tardomanierista), e opere di Domenico Fossati (Venezia, 1743-1785), Agostino Ridolfi (Belluno, 1646-1727), Giacomo Piazzetta (1640-1705, attribuzione dello storico Giorgio Fossaluzza), Ascanio Spineda (1588-1649), ed altri ancora. Puoi trovare molti altri approfondimenti all’interno del sito ufficiale San Gregorio Treviso.

Il progetto

Il progetto è stato ideato da Fabrizio Todisco in collaborazione con la Rete di travel blogger italiani di #iofacciorete, Officina turistica, Instagramers italia e l’Associazione nazionale piccoli musei.

L’obiettivo è quello di diffondere la cultura dell’utilizzo di internet e dei social media per la promozione e diffusione del nostro patrimonio culturale.

Come si svolgerà

L’appuntamento è per le 17,30 presso la chiesa. Chi parteciperà all’invasione sarà invitato a realizzare del contenuti (racconti, fotografie o video) e a postarli, utilizzando il tag #invasionidigitali, nei seguenti canali social: Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest & Youtube. Tutti i contenuti saranno poi aggregati all’interno del portale Invasioni Digitali.
Al termine dell’evento, potremo andare insieme a prendere un’aperitivo in un locale nei dintorni.

Come partecipare

Eventbrite - Invasioni Digitali alla Chiesa di San Gregorio Magno