Le aziende italiane sconfiggono la crisi grazie all’ecommerce

Solo tre pmi italiane su dieci vendono tramite ecommerce, ma quelle che lo fanno stanno sconfiggendo la crisi

Lo afferma una ricerca Google-Doxa eseguita su 5 mila pmi italiane, presentata a Capri all’evento annuale di Between su telecomunicazioni e agenda digitale. Roberto Liscia – presidente di Netcomm, consorzio del commercio elettronico italiano, afferma che

“le imprese italiane che hanno commercializzato i propri prodotti online oltre confine sono riuscite a compensare meglio la crisi o addirittura hanno ottenuto un incremento nel proprio fatturato. Al crescere del livello di maturità digitale, aumenta la percentuale di Pmi che intrattengono rapporti internazionali di vario tipo e la percentuale di imprese che fanno export, con risultati molto promettenti per le imprese di minori dimensioni. La percentuale di piccole imprese che intrattengono relazioni con l’estero – grazie all’uso maturo di strumenti digitali – è quattro volte superiore alla percentuale di aziende non digitalizzate “

Le aziende che usano correttamente i canali digitali dispongono quindi di un notevole vantaggio competitivo, che ha un notevole impatto sul fatturato: le imprese digitalmente avanzate dichiarano in media che il 24% del fatturato derivante dall’export è realizzato proprio attraverso il canale digitale. Prosegue Roberto Liscia:

“con la percentuale europea più alta di utenti che non hanno mai usato internet, il 37%, e quella più bassa di acquirenti online, solo l’11%, l’Italia vanta un gap digitale che sta rallentando la diffusione dell’eCommerce. La soluzione del gap, tuttavia, non passa solo da un intervento infrastrutturale sulla banda larga ma, anzitutto, da un’educazione al digitale che riduca la sfiducia nel mezzo generata da una sua limitata conoscenza”

In sostanza gli italiani e le aziende subuscono le conseguenze della carenza di cultura digitale che non permette loro di guardare ai mercati internazionali. Molte aziende hanno ancora paura ad investire nel web: affermo spesso che si tratta di un processo a volte lungo, che passa attraverso non solo la formazione, ma anche la presa di coscienza che il sito internet non deve essere trattato come un biglietto da visita, bensì come un essenziale mezzo che permette di raggiungere il loro pubblico. Nel spiegare questi concetti, è necessario mettere da parte ogni tipo di tecnicismo e mostrare – per esempio – dati relativi ai risultati concreti raggiunti. La percentuale di conversione di una landing page, raggiunta attraverso attività di SEO, pay per click su motori di ricerca e social network.

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