Ieri 25 Aprile, giorno della liberazione, ho organizzato insieme a Ferena Lenzi l’invasione digitale alla stupenda Chiesa di San Gregorio a Treviso.
Come suggerisce Elisa Bonacini in un suo interessante post, non esistono più, nel mondo digitale, una gerarchia o un ordine prestabilito. Ogni utente, divenuto utente 2.0, è in grado di creare contenuti, anche culturali, condividendo immagini, suoni, pensieri, emozioni, diventando protagonista della storia e contribuendo alla loro diffusione e valorizzazione, grazie alla viralità tipica delle piattaforme sociali, decretando la fine della pubblicità ante web 2.0.
La creazione di valore culturale, nell’era del Web 2.0, si muove proprio attraverso la rete e le piattaforme sociali. Il fenomeno dei social networks, caratterizzato da una connettività e un’ubiquità senza limiti e dall’evoluzione degli aspetti relazionali sociali in modalità digitale e virtuale, è contemporaneamente causa ed effetto dell’evoluzione del web di seconda generazione e della trasformazione della società postmoderna in una società connessa e partecipata.
Ho l’onore di far parte del comitato, presediuto da Renzo Secco, che ha il compito di far rivivere questo prezioso spazio all’interno della nostra città. La chiesa non viene più utilizzata per le funzioni religiose, allora si è pensato di ospitare al suo interno musica, arte, letteratura e teatro, cultura.
L’invasione digitale ha dato un prezioso contributo alla conoscenza della Chiesa, rimasta chiusa dal dopoguerra, e interamente restaurata grazie al contributo del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano): i contributi digitali degli invasori saranno presto disponibili all’interno del sito web di San Gregorio.
Renzo Secco, che ha curato un libro che racconta la storia del restauro, ha tenuto un bellissimo discorso sulle opere, su come sia stato possibile recuperarle dallo stato di degrado in cui di trovavano, e sull’attività di ricerca storica – seguita dallo storico dell’arte Giorgio Fossaluzza – che ha portato ad interessantissime scoperte.
L’incontro è poi proseguito davanti ad un buon bicchiere di prosecco, che nella nostra città si trova facilmente. La visita alla Chiesa ha appassionato e abbiamo discusso su possibili modalità di diffusione della cultura all’interno della città, anche con l’intervento imprenditoriale di BREAD communication, fondata da me, Scripta & Co. di Ferena Lenzi e ineffabile design di Gerardo de Pasquale.
Mi piace questo approccio pragmatico alla cultura, ho sempre vissuto con il mal di pancia la cultura dei finanziamenti pubblici e gli eventi organizzati all’interno di questo meraviglioso spazio sono la dimostrazione che entusiasmo e competenze possono andare molto più in là dei soldi che piovono dall’alto.
Grazie Invasori!