Colpo di scena: l’algoritmo di Facebook cambia ancora

C’è sempre tanta gente che protesta ogni volta che l’algoritmo di Facebook, ovvero l’insieme delle regole che determinano la visibilità dei contenuti altrui, cambia. Quello che si chiama news feed sceglie infatti ciò che è più importante per noi, e ce lo fa vedere prima di tutto il resto (i contenuti che Facebook ritiene che non ci interessino). Da Dicembre 2015 ad ora l’algoritmo è cambiato ben 4 volte, il che sta ad indicare che questa cosa è particolarmente importante. La cosa che sta succedendo è che stanno diminuendo, e di tanto, le condivisioni che riguardano post con link esterni – cioè che portano su siti esterni -, e stanno aumentando notevolmente le condivisioni di contenuti che incentivano all’utente a passare più tempo all’interno di Facebook (ma va?). Ecco i due grafici:

facebook link posts

facebook video shares

Ad essere maggiormente colpiti sono i contenuti delle pagine aziendali, proprio quelli che molte aziende usano per ottenere visibilità. Per molto tempo, sicuramente troppo, le aziende hanno pensato che Facebook fosse uno strumento fantastico per raggiungere i loro “amici”, ora è arrivata Facebook ad aiutarci a  vedere di meno ciò che non ci piace, ovvero la pubblicità. Dobbiamo ringraziare Facebook che ci dice, con tono amichevole, «abbiamo migliorato il News Feed perché tu possa vedere le storie che sono più rilevanti per te». Secondo me era fondamentale che qualcuno ci ricordasse che i social media sono nati e si sono sviluppati per costruire relazioni sociali, prima che commerciali. Facebook pretende questo dalla sua piattaforma, e sa che se questo non accade, è destinata a morire. E non gli importa nulla dei soldi che le aziende spendono per gestire le pagine aziendali, non gliene importa nulla se ci sono aziende che ci investono quasi tutto il loro budget, ed ora c’è qualcuno che si sta mettendo a piangere.
Anzi, sembra quasi a dire, con il sorriso stampato sulla bocca: ma non potevi pensarci prima a costruire una tua strategia digitale pensando a quali strumenti e in quale modo usarli per costruire una relazione autentica con i tuoi clienti?