Cos’è la SEO, tra storpiature e cattiva informazione

La SEO, acronimo che sta per Search engine optimization o, se parliamo della professione, di Search Engine Optimizer, è un’attività che ha come scopo il miglioramento della qualità di un sito internet per l’utente che cerca informazioni attraverso un motore di ricerca

google
Non è, come comunemente si pensa, un’attività per i motori di ricerca, e non è neppure un’attività che ha come scopo l’aumento dei visitatori di certo sito internet. Sono molti, purtroppo, i luoghi comuni e le convinzioni su questa disciplina. Inspiegabilmente, a complicare le cose fino a poche settimane fa c’era Wikipedia, secondo cui

Con il termine ottimizzazione (Search Engine Optimization, SEO, in inglese) si intendono tutte quelle attività finalizzate ad aumentare il volume di traffico (accessi) che un sito web riceve tramite i motori di ricerca.

Di recente c’è stata una campagna di sensibilizzazione nei contfonti della SEO e dei SEO, promossa sul magazine di Giorgio Taverniti da Andrea Pernici, grazie alla quale la descrizione è stata corretta in

Con il termine ottimizzazione (Search Engine Optimization, SEO, in inglese) si intendono tutte quelle attività finalizzate ad ottenere la corretta rilevazione, codifica analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro spider.

La SEO ha come scopo il miglioramento della qualità dell’informazione che l’utente ricerca, non l’aumento del traffico: in senso stretto, un aumento della qualità potrebbe anche comportare una diminuzione delle visite che la pagina riceve. Incredibilmente, la documentazione ufficiale di Google non è corretta in quanto si trova scritto

La decisione di avvalersi di un SEO è una decisione importante che può potenzialmente migliorare il tuo sito e consentirti di risparmiare tempo, ma può anche rischiare di danneggiare il tuo sito e la tua reputazione. Assicurati di comprendere quali sono i vantaggi potenziali nonché i danni che un SEO irresponsabile può causare al tuo sito […]

Si fatica a trovare un senso a queste affermazioni. Cosa significa che la decisione di avvalersi di un SEO è importante e può potenzialmente migliorare il sito e far risparmiare tempo? E cosa significa che può rischiare di danneggiare e far perdere la reputazione? Sono d’accordo con Andrea Pernici quando afferma che queste dichiarazioni sono un insulto alla professione del SEO. Innanzitutto non serve scomodare i SEO per causare danni ad un sito, inoltre in ogni settore professionale e non ci sono soggetti che fanno male il proprio lavoro. Certamente un SEO è in grado di migliorare il tuo sito e, ma solo la sua attività viene inserita in modo organico all’interno di una più ampia strategia che coinvolge competenze legate a design, copywriting, user interaction e user experience, sviluppo, social e relationship/link building. Nell’esercizio del mio lavoro, mi soffermo spesso su questi importanti concetti, cercando di lottare contro il luogo comune secondo cui il SEO smanetta un po’ sul codice del sito e questo inizia a funzionare.
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Nonostante i SEO in genere forniscano un servizio utile per i propri clienti, alcuni SEO disonesti hanno messo in cattiva luce l’intera categoria con le loro iniziative di marketing eccessivamente aggressive e i tentativi di manipolare in modo scorretto i risultati dei motori di ricerca.

Evidentemente Google ci tiene a mettere in guardia da incompetenti e truffatori, e questo non può che farmi piacere. Tuttavia questa affermazione richiede di essere discussa a parte ed in modo approfondito: le regole della SEO sono infatti stabilite per oltre il 90% da Google stesso, e quindi appare paradossale che proprio Google, che tra l’altro spesso premia proprio chi usa queste tecniche scorrette, e lo fa a sua volta, esponga lamentele nei confronti del suo sistema di posizionamento, che evidentemente manifesta qualche falla. Credo però che i clienti più vulnerabili siano quelli con scarse competenze, che affidano la propria attività alla persona sbagliata: temo che la persona inesperta abbia serie difficoltà a raggiungere la documentazione di google e a diffidare da professionisti ed aziende con cattive intenzioni.
Per queste ragioni ritengo fonfamentale investire nella formazione ed incentivare la crescita della conoscenza di questa meravigliosa attività, facendo capire ai clienti innanzitutto quali sono i vantaggi competitivi di cui possono disporre una volta che la loro attività è presente nelle SERP rilevanti per il loro business.

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20 suggerimenti per un’efficace campagna di Email Marketing

  1. Identifica i bisogni delle persone a cui intendi rivolgerti, e pensa quali contenuti di valore fornirgli
  2. Realizza un’apposita landing page per l’iscrizione, nella quale descrivere tutti i vantaggi per l’utente che si iscrive. Realizzala in modo da massimizzare il fattore di conversione.
  3. Esegui dei test di tipo A/B, nei quali testare stili, colori, font in modo da migliorare la call ti action
  4. Dai la massima visibilità alla form di iscrizione
  5. Semplifica il più possibile il processo di iscrizione rimuovendo tutti gli ostacoli per l’utente
  6. Integra l’iscrizione con le tue campagne sui social network
  7. Pubblica on-line le newsletter, in modo da far vedere cosa stai proponendo
  8. Scegli la frequanza adatta e rispettala. Attraverso la newsletter costuisci un legame di lunga durata e quindi devi dimostrare nel tempo il tuo valore
  9. Informa gli utendi della frequenza di invio, specificando che non eseguirai mai alcun tipo di spamming
  10. Rendi facilmente accessibili le tue privacy policy. Si tratta di un argomento importante per molte persone.
  11. Proponi l’iscrizione nel momento giusto, nel momento in cui stai offrendo all’utente un’esperienza di navigazione positiva
  12. Costruisci con molta cura il template della newsletter: design, comunicazione, compatibilità sono aspetti di fondamentale importanza
  13. Dai la possibilità di condividere il contenuto della tua newsletter
  14. Aggiungi una call to action per incentivasre l’iscrizione in ogni messaggio on-line
  15. Dai la possibilità ai tuoi utenti di esprimere le preferenze sugli argomenti in cui desiderano ricevere informazioni, in modo da proprorgli solo ciò che gli interessa veramente
  16. Proponi sempre contenuti di qualità e originali
  17. Offri e-book, guide gratuite di valore per incentivare l’iscrizione degli utenti
  18. Proponi dei contest in cui far sentire protagonista l’utente
  19. Ottieni feedback dai tuoi utenti, per migliorare la qualità del tuo servizio
  20. Fornisci un bonus agli utenti che inoltrano la newsletter o accettano di partecipare ad un sondaggio

Perchè investire nel Content Marketing

Tra le possibili strategie di promozione on-line, il content marketing è sicuramente quella che è maggiormente sottovalutata, e allo stesso tempo quella che sta offrendo possibilità molto interessanti, anche se dobbiamo sempre tenere conto che i ogni strategia di promozione efficace possiamo riscontrare un certo equilibrio nell’utilizzo degli strumenti che il web marketing mette a disposizione (troppo spesso vedo, con orrore, stategie basate solo sul Pay Per Click oppure, peggio ancora, solo sulla SEO).
Definiamo content marketing quella disciplina che si occupa di contenuti strategici che vengono diffusi attraverso il canale web, allo scopo prima di attrarre, poi generare consapevolezza del brand che li diffonde, poi generare engagement in grado di acquisire e consolidare un business.
A tale scopo, il content marketing utilizza il contenuto, che deve avere due fondamentali requisiti: qualità e valore: qualità, intesa come espressione della professionalità di chi lo realizza, valore inteso in relazione allo scopo del contenuto nel contesto in cui si trova.
Quali sono i contenuti che creano valore? La scelta del media e del peso che gli si vuole attribuire dipende dall’obiettivo della comunicazione, si tratta di fare una scelta tra

  • Testi
  • Immagini
  • Video

Cosa sta succedendo sul web? Da una ricerca “2013 – State of Conten Marketing” si apprende che il contenuto che genera miglior ROI (rapporto tra ritorno ed investimento) ci sono guest articles che con più del 62% si ritene che producano maggior ritorno, poi i video con 51,9%, white paper 45,6%, Immagini con il 37,8%. In posizione bassa troviamo le infografiche con il 27%.

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Tra tutti i contenuti, i video sono sicuramente quelli in grado di generare maggior engagement, ma il ROI è penalizzato dal loro maggior costo di realizzazione rispetto agli articoli (se non altro perchè la realizzazione di un video di qualità richiede il coinvolgimento di uno staff di professionisti, mentre tipicamente è sufficiente un bravo copywriter per scrivere un articolo di qualità).
Riassumento, il content marketing, insieme al canale mobile, si prospetta essere un highlights per questo 2013. Purtroppo in molte realtà non si dà abbastanza importanza al contenuto, per concentrarsi su aspetti apparentemente più misurabili come numero di visitatori (o peggio ancora, mumero di mi piace della fan page di facebook), confondendo obiettivo (cioè allacciare un legame con un cliente) con lo strumento, per esempio la visita alla pagina web.

Apologia di un non blog

Ti sarai chiesto per quale diavolo di motivo questo blog è praticamente vuoto: la verità è che si tratta di un progetto in costruzione.
Ho deciso di metterlo on-line anche se non terminato, perchè posso portare avanti il progetto solo dopo aver lavorato per i miei clienti, che hanno la precedenza. Lo ammetto: non sono in grado di sapere quando sarà termninato. Se, nel frattempo, volessi sapere qualcosa in più di me, puoi inviarmi un’email all’indirizzo info@brunobarbieri.eu.

In crescita del +8,4% internet in Italia

Secondo i risultati della Ricerca di Audiweb sulla diffusione dell’online in Italia, nel 2012 internet è stata utilizzata dal 79,6% della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni, segnando un +8,4% rispetto alla media del 2011. Inoltre 38,4 milioni di persone dichiarano di accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento. Cresce anche l’accesso ad internet da cellulare (16,8 milioni di Italiani) e da tablet (2,7 milioni di italiani).