Nel 2012 il mercato italiano ha visto una crescita del 18% del fatturato, che raggiunge oggi quota 9,5 miliardi di euro (Fonte: studio realizzato in collaborazione da Netcomm e Politecnico di Milano). Crescono le vendite sia di prodotti che di servizi, i primi (24%) a un ritmo superiore rispetto ai secondi (18%), nonostante i servizi pesino ancora per i due terzi: crescono tutti i settori merceologici, ma in particolare turismo e abbigliamento (+55% e +33% rispettivamente).
“Oggi più che mai, in un contesto di crisi globale che investe anche il nostro Paese, l’ecommerce non è più un’opportunità, ma diventa un’esigenza inderogabile per le imprese italiane che vogliano seriamente competere sui mercati internazionali” – ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano.
I Web shopper italiani, in crescita del 7% circa nel 2011, sfiorano quota 9 milioni di unità e rappresentano quasi un terzo circa degli utenti Internet.
Tuttavia sono i mercati esteri a dominare i mercato: sebbene abbiano registrato nel 2012 percentuali di crescita minori (UK +10%, Francia +12%, Germania +10%, USA +11%), la percentuale di vendita rispetto al retail supera abbondantemente il 2,2% in Italia (UK 11%, Germania 7%, Francia 5%). A determinare questo gap contribuisce i fatto che tra coloro che navigano, effettuano acquisti on-line im Italia solo l’11%, contro la media europea del 43% (in Germania il 64% e UK il 71%).
Boom di crescita per il mobile ecommerce: in Italia il fatturato passa da 26 milioni a 81 milioni di euro, con una crescita del 210% rispetto allo scorso anno, pari all’1% delle vendite online. Nel 90% dei casi si tratta di situazioni di acquisto dove è importante cogliere al volo un’occasione, sfruttando la propria presenza online in quel preciso istante (ad esempio nelle aste e nelle vendite a tempo).